Post più popolari
-
Studiando per fare l'introduzione delle 8 sofferenze per riunione buddista 21 giugno 2018. Le otto sofferenze sono nascita, invecchiam...
-
Tre anni fa mi sono state regalate le cosiddette "worry dolls" da mia sorella. Attraversavo un periodo veramente frenetico ed ero ...
-
Poi arriva quel messaggio. Quando meno te lo aspetti. Nella frenesia di un pomeriggio qualunque prendi il telefono e scrivi un pensiero do...
-
Completamente uniti. È così che tutti siamo. Vicini, uniti, anime e carne. Facciamo parte dello stesso cielo, della medesima energia, dell...
-
Ad aprile sono uscite le graduatorie per la scuola pubblica e mi sono finalmente ritrovata a festeggiare, perché Giordano Leone è stato pres...
-
Scorgere un lungo bacio appassionato di un uomo e una donna ai margini di una strada molto trafficata e scoprire che per me quel momento è f...
-
"mamma andiamo al pacco" "pacco" vd "parco" nella lingua dei nani. "certo amore che mamma ti porta al p...
-
Aprire un libro di ricette e fantasticare sul sapore delle pietanze. Dirmi che che non tutti i giorni sono uguali e iniziare sempre una nuov...
-
Avete la benchè minima idea di cosa potrebbe essere quella oscenità in fondo alla pagina? Ve lo svelerò io. Stasera sono andata a cena dai ...
lunedì 30 dicembre 2013
Sempre tu
L'arte del riciclo. (Quello dei regali di natale)
martedì 17 dicembre 2013
Chiacchiere da bagno.
venerdì 13 dicembre 2013
So, dunque elargisco.
sabato 30 novembre 2013
Buon compleanno
sabato 9 novembre 2013
Attimi di intrascurabile felicità
sabato 2 novembre 2013
A nonno Mario
martedì 24 settembre 2013
giri in moto o moto giri?
Motogiro 21.9 a Sorbo. Andata per Sora-Forca d'Acero-Pescasseroli. Ritorno per Colli di Montebove. 300km. Raduno ore 8,00 autogrill dopo casello Roma sud (x Napoli). Partenza ore 8,30.
Sabato finalmente io e mio marito riusciamo a partecipare ad un motogiro.
percorso: autostrada uscita per sora. strada montanara inerpicata, discesa per opi, si attraversa pescasseroli e giù fino a avezzano. si continua a viaggiare per la meta ultima: sorbo. (moltopoco) ridente paesino abitato più da bestie che cristiani.
nel vero senso della parola. galline,galli, cani e gatti a go go.
numero cristiani: 3. I tre cristiani del ristorante dove abbiamo mangiato: moglie marito e figlia.
Siamo partiti alle nove passate per aspettare l ultimo ritardatario che aveva bucato. Quando l ho saputo ho pensato...:"cambia sport".
Neanche partiamo che...sosta per cappucino e cornetto a Sora. un vero motociclista non parte mai a panza vuota e borbottante. E qui me pare giusto!!
Seconda sosta. Forca d'acero. Tratto appenninico suggestivo con altrettanto suggestivo cacioricottaro. (..)
Terza sosta. Pescasseroli. Ehssìvvabbè per fare benzina, dai ci sta.
Poi Sorbo. Per pranzare.
Cioè diciamo che tutte queste soste potevano essere evitate cari i miei motociclisti, perché abbiamo appena fatto 150 km. Cioè se motociclisti siete...perché far sgranchire le vostre chiappette così frequentemente?
Ah!ma forse per discorrere su curve cieche, sganciamenti vari, su più che andare in moto vi piace l'idea di andare a mangiare fuori in posti introvabili, non raggiunti neppure dal gps e tutto questo pur di non accompagnare vostra moglie al centro commerciale.
Beh se è per questo avete la mia più totale solidarietà.
Scusateci tanto motociclisti ma noi nel ritorno ci sganciamo volentieri e ce ne torniamo allungando un po', passando per amalfi...
Cheppoi a guardare voi, tutti belli bardati che non vi si riconosce, completamente mascherati, e a guardare me con jeans strappati e sneakers vi domanderete chi è il vero motociclista?
Bah.
A me piace pensare semplicemente che Quattro ruote muovono un corpo ma due muovono l anima. Eh sì anche in jeans.
martedì 10 settembre 2013
Fantasmi
sabato 7 settembre 2013
La festa di Santa Maria
A come amore
venerdì 23 agosto 2013
Gitarella
precisa.
domenica 18 agosto 2013
Stranezze in casa D'Amato
lunedì 12 agosto 2013
infausto di ferragosto.
giovedì 8 agosto 2013
Sono qui.
domenica 14 luglio 2013
Segretamente t'amo.
Di notte siamo vicini.
Aspetto a lungo il tramonto alla sera per incontrarci e per poi stringersi così forte da sentirsi vivi.
Nessuno sa quanto annego nei tuoi occhi.
E segretamente io t'amo.
venerdì 28 giugno 2013
solo noi.
Domizia
lunedì 24 giugno 2013
mancarsi poi
mancarsi poi al calar della sera aspettando di ritrovarsi, nell' ombra della notte, in un sogno tutto nostro.
Domizia
martedì 11 giugno 2013
quanta sofferenza negli occhi.
adagiata scomodamente su un letto, aspettava l ora di essere chiamata con il suo nome, di venire catalogata nella cartella dei "pazienti del giorno in entrata".così non sarebbe più stata un numero di letto o di stanza.ma che importava in fondo...?voleva veramente attestare ogni momento di quelle giornate con la sua identità per tatuare il suo dolore?inutile credo, perché quel
letto dopo di lei ne avrebbe ospitate altre e del suo disagio non ne avrebbe lasciato traccia lì.ma nella sua anima...
venerdì 24 maggio 2013
andiamo al parco.
"mamma andiamo al pacco"
"pacco" vd "parco" nella lingua dei nani.
"certo amore che mamma ti porta al parco!!prepariamoci...".
e lo vedi che si incammina tutto impettito in camera sua come un bulletto per "prepararsi".
il tipo in questione ha due anni e poco più ma ha già le idee mooolto chiare.
trova il suo mini trolley dove entra a malapena un peluches (sempre mini, formato nano) ce lo mette dentro e ovviamente la lampo non si chiude, perciò spinge con veemenza il povero prescelto Pingu dentro il trolley e lo chiude mozzandogli un aletta che si incastra tra i dentini della lampo.
"amore sei pronto?possiamo andare adesso che hai preso Pingu!"
"no mamma vuole duck anche"
non ho ben capito per quale ragione mio figlio parli in terza persona, probabilmente è una cosa normale nell' apprendimento del linguaggio, però fa molto ridere.
lui si da del Lei...come se non si conoscesse o come se si dovesse portare rispetto...a soli due anni!!molto curioso... :)
"amore duck non entra nel trolley c è già Pingu..."neanche finisco di dirlo che ariapri il trolley aritogli Pingu infila duck, duck non c entra ed esce con tutta la testa e parte del corpo fuori. "no entra" e io cercando di capire come si può passare dal darsi del Lei al parlare come un rumeno che risiede da anni in italia gli sorrido comunque e dico "pazienza!duck oggi rimane a casa!!".
allora aritogli duck arimetti Pingu nel trolley, arinzeppalo dentro ariamputagli l ala ma stavolta l'altra.meno male che Pingu è un peluches. no perché noi abbiamo anche un cane...un santissimo cane.
siamo finalmente pronti per recarci al parco!!
"andiamo!!" dico.
apro la porta e mio figlio sguscia fuori e inizia a scendere le scale barcollando con il trolley che lo destabilizza ancor di più.
afferro la borsa al volo e lo raggiungo.
la maratona verso il parco è iniziata ed io indosso una scarpetta con il tacco molto poco sobria che non ho fatto in tempo a cambiare con un avvolgente scarpa da running propria per queste occasioni di parchi and co.
dopo circa venti/trenta passi il nanetto è stanco di trascinare il suo trolley, cosicché lo appioppa a mamy.
ok.
mamy intelligentemente taccata più trolley più borsa propria più nano a- la - mano.
dopo altri dieci passi..."mamma inbbaccio!" che non è un verbo...anche io, come voi che leggete, ho sperato lo fosse.
allora lascia il trolley posa la borsa prendi nano in braccio aricaricati il trolley ariprendi la borsa ed ora arialzati. il che non è che sia poi cosi semplice, perché sono giovane ok ma non sono un mulo!!
cosa non si fa per amore dei figli...
arrivati al parco ho le vesciche ai piedi, il mal di schiena e grondo sudore persino dalle mani.
lascio mio figlio giù per terra e lui incomincia a correre felice...io mollo borsa e trolley su una panchina e lo seguo,sono felice anche io nel vederlo così spensierato!! passano le ore e mi dimentico delle cose che ho lasciato sulla panchina e dico tra me e me "rubatemi tutto ve ne prego!!!" immaginando il mio viaggio di ritorno...
venerdì 17 maggio 2013
omissioni
daltronde se avessimo la più completa inconsapevolezza, non capiremmo il prezzo della libertà.
Libero da cosa o da chi?
Oggi so solo che ciò che piu mi preme è essere libera dal senso di colpa che fruga dentro di me.
le persone portano fardelli di pregiudizi. sono fantocci, poco mi importa di loro.
il mio giudizio invece potrebbe alterare la coscienza che ho di me.
potrebbe creare una frattura e non farmi tornare più la stessa.
Domizia
fear
è Paura.
la paura ti trova impreparata, s'impossessa di te, ti ammalia, ti rende labile al suo cospetto.
E tu sei lì, inerme, priva di forze e stai per arrenderti...
"Benvenuta Paura" dico io.
"Dovevamo conoscerci prima o poi" dice lei.
Il suo sorriso compiaciuto è scolpito nella mia mente.
"Posso renderti estremamente vulnerabile oppure posso essere pura energia vitale che smuove l'azione...dipende da te, dal campo di gioco." afferma lei.
"Temo di deluderti Paura, ma oggi non sarò io a svagarti." "Non ho fretta mia cara, ripasserò".
deviazioni
io ho sempre fatto la strada che conoscevo, un pò per pigrizia,
un pò per abitudine perchè sono tradizionalista ed un pò perchè è quella che mi hanno insegnato:la più breve,
dove non corro il rischio di perdermi.
Dopo tanto tempo che percorri la stessa strada non ti accorgi più del paesaggio,
quasi fosse così palesemente annoiante.
Un giorno ti ritrovi a dover forzatamente cambiare strada perchè la tua è chiusa per lavori.
con poca scaltrezza, improvvisi.
trovi una strada parallela (alternativa) e la percorri,
con molta attenzione a non sbagliare.
con molta attenzione osservi tutto quello che hai intorno e ti piace da morire.
Sfilano intorno a te alberi di ulivi secolari e viti rampicanti...
uno spettacolo stupefacente, che non credevi possibile celarsi dietro a quattro case diroccate.
Sembra un luogo surreale, così lontano dalla quotidianità.
Rimarresti lì inebetita da cotanta nuda bellezza.
Ma non puoi perchè la strada è stretta e non puoi creare una coda.
Allora procedi adagio perchè vuoi ancora godere di quei giochi di luci
che attraversano i filari e disegnano frattali colorati.
Sei incantata.
Ti senti libera e ti senti felice.
Sai però che quella strada finirà e la tua meta è sempre la stessa e, forse, ti dici forse,
è per questo che sei felice, chi lo sà.
Arrivi a destinazione con l'aria trasognata.
Ripensi a ciò che quella vista ti ha fatto sentire nel cuore.
E ti convinci che cambiare strada, a volte, non è poi così deleterio, ma anzi spalanca i tuoi assopiti sensi.
La paura che rimane bacillante dentro di te, è solamente una vertigine che ti fà girare la testa.
Perchè in fondo potevi scegliere di non innamorarti di quel paesaggio ed arrivare alla tua meta
senza acute deviazioni.
Domizia
lettere sparse
credo
ecco me.
martedì 7 maggio 2013
parola.
Madre
Amore incompleto.
notte insonne
Domizia
Solitudine
STASERA
un altro per me.
e quasi la mia bocca non smetterebbe di tacere
se non avessi questa maschera di vigliaccheria
che mi soffoca e mi fa vivere così
tra un incerto no ed un troppo atteso sì
e allora sai cosa ti direi...
e allora sai cosa ti direi...
e allora sai cosa ti direi...
che di occhi belli come i tuoi io no non ne ho visti mai.
Domizia.
Maliconia
Domizia
estirpato piacere
Domizia
la tua malattia
Domizia
canzone
Domizia
la sinergia di questa notte...
E state.
Domizia
27/12/2004
attimo
statico abbandono
Domizia

