Appena due mesi fa ancora non avevo ben realizzato.
Cambierà scuola, ma più che struttura, cambierà maestre.
Ai miei tempi le maestre d'asilo erano già grandi, avevano una ruga d'espressione sulla bocca che le tatuava un espressione arcigna, gli occhi stanchi e le mani macchiate.
Avevano già perso l'entusiasmo del loro mestiere e aspettavano la pensione.
Insegnanti così me le sono portate fino alle superiori.
Erano tutte diverse, le accomunava però il senso di disillusione.
Solo alle elementari ho avuto come insegnanti le suore e loro erano diverse perché probabilmente pregando inganni il tempo che scorre ed hai una prospettiva di vita più fiduciosa.
Poco tempo fa sono stata a conoscere le nuove insegnanti di Giordano Leone, sono grandi ma sono giovanili, belle, hanno le extension ai capelli, i tacchi e i leggins.
Alcune sono ancora precarie e quando non ci sono, ci sono le sostitute. Se non ci sono le sostitute, ci sono le sostitute delle sostitute e così via dicendo.
Le ho viste tutte abbastanza motivate nonostante dovremmo versare addirittura dei soldi per il materiale didattico.
A differenza delle mie maestre che avevano tutto ma non davano niente, in questo comune che spesso disdegno, mi sono ritrovata ad incontrare maestre invece, che non hanno nulla, né strutture consone nè materiali della didattica specifici, ma danno tutto ciò che è nelle loro possibilità e a volte anche di più.
Ma soprattutto danno amore.
Mio figlio la mattina è felice di andare a scuola, talmente felice che spesso neanche vorrebbe tornare a casa.
Io invece a scuola non ci volevo andare e piangevo tutti i giorni.
Oggi mi sono ritrovata a prendere il suo zaino con i cambi, appeso tutto l'anno all'appendiabiti con il suo nome.
Oggi sono andata a prenderlo appositamente più tardi per non incontrare le sue maestre perché certi ciao sono comunque degli addii, e per quanto possiamo nascondercelo, il cuore lo sa.
Anna e Simona sono state e sono delle maestre fantastiche, si sono mimetizzate nel lavoro di noi mamme, ci hanno davvero sostituito a tempo pieno e mi hanno fatto rivivere la mia infanzia, spensierata come davvero avrei voluto.
Ho il magone a pensare che domani dovrò salutarle, e non perché ho paura di chi incontrerà mio figlio a settembre, perché le maestre nuove mi hanno davvero stimolata alla fiducia, ma perché si chiude un capitolo, che ci ricorda che la vita comunque è fugace e che la sezione arcobaleno 2014-2015 il prossimo anno non esisterà più.
Anna e Simona hanno creato la scuola che vorrei per i miei figli, si sono preoccupate con me durante questi due anni di scuola di Giordano Leone, dei suoi momenti bui, dei suoi disagi e di tutte le volte che stava male, influenzato.
Hanno gioito con me per la mia gravidanza e poi per la nascita della
sorellina Isotta.
Sono state donne, mamme e poi maestre.
Perché il ruolo identifica il tuo status e non necessariamente la beltà della persona che sei.
Grazie maestre, perché il mondo dei grandi ha bisogno di persone come voi, molto più che il mondo dei bambini.

Lacrimuccia
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RispondiEliminaEccomi qui di nuovo, dicevo meno male che hai cambiato idea sulle maestre d'infanzia!
RispondiEliminaIo sono una di loro, un po' vecchierella, forse, ma ai bambini vado bene così; loro sono così fantastici! Se ti va passa a conoscermi sul mio sito e poi fammi sapere. Ciao ciao
sinforosa
p.s. Il tuo nome è davvero bellissimo: Domizia.