Storia già letta e riletta visto che è la mia terza domanda di maternità.
Alla collega che si occupa di queste cose manca sempre qualcosa, dunque stavolta gioco d'anticipo.
Periodi di congedo parentale dal 2/01/2014 al 5/01/2014, dal 7/01/2014 al 8/01/2014.
La domanda si presenta almeno 15 giorni prima.
Conoscendo i miei polli (burocrazia e compagnia bella), stavolta la presento il 21 novembre 2013.
Dopo una settimana la collega mi dice che è incompleta dunque debbo rimandare il fax.
Rimando fax il 27 novembre.
Silenzio.
Silenzio assenso?
Silenzio assenso, ma solo fino al 16 dicembre quando la tipa (oramai non la chiamo più collega perché io non lavoro così e non vorrei identificarmici) mi fa dire dal mio direttore di chiamarla.
Manco fosse l'amministratore delegato che ha la segretaria.
Ok la chiamo.
Secondo voi che mi dice?
La pratica non è regolare, perché due periodi staccati non possono essere richiesti.
Premetto che io all'inps avevo fatto una richiesta unica, l' impiegata invece mi ha detto che avrei potuto tranquillamente staccare i periodi per recuperare un giorno.
Se per l'inps non ci sono problemi visto che mi pagano loro...
Per poste italiane invece sì.
Ed è giusto che ognuno abbia la propria burocrazia se solo le pratiche fossero lavorate in tempo.
Mi viene detto di andare a rettificare la domanda all'inps dal 17 dicembre ma siccome questo non è possibile perché oramai la domanda è partita mi si dice di dichiarare di essere stata all'inps e che la domanda non può essere più rettificata.
Non volendo dichiarare il falso scrivo una lettera alla tizia e per conoscenza alla responsabile del personale chiedendo perché se si invia un congedo in anticipo questo venga lavorato un mese dopo e ci si accorga un mese dopo che questo ha un irregolarità.
E dico anche che se la collega è oberata di lavoro mi offro di aiutarla io.
Mi autocandido per lavorare in filiale.
Insomma gli sdramatizzo un pó questo momento di estremo imbarazzo della loro poca competenza nel gestire il lavoro.
Non ottengo nessuna risposta.
Il 20 dicembre vado in ferie e torno a lavorare il 30.
Nessuna comunicazione.
Allora stavolta penso davvero silenzio assenso.
E invece no, perché la tizia chiama il direttore e gli dice che io devo chiamarla.
Detto fatto.
Fisso un appuntamento per andare a parlare con la responsabile del personale.
Incontro a tre: io, la responsabile del personale e la tizia.
Entrambe sostengono che erano nei tempi per lavorare la mia pratica, il 16 di dicembre per il 2 di gennaio, feste comprese.
Io, affermo quindi che la mia pratica mandata il 21 novembre non l' ha guardata nessuno.
La responsabile mi dice che la tizia l ha guardata e notando fosse per gennaio, l ha archiviata per riprenderla poi.
Dico:"quindi se avete letto i periodi staccati perché non mi avete avvisata subito che non era regolare?"
Scoppio a ridergli in faccia.
Mi dicono che lì lavorano fino alle otto di sera.
Ce credo se non sapete manco legge i numeri è dura, fije mie.
Non lo direi mai, ho una certa etica però nessuno mi ha trattenuto dal pensarlo.
Allora mi autocandido per lavorare lì in filiale con la tizia, dato che è oberata di lavoro.
La responsabile mi dice che non si possono togliere operatori agli sportelli.
Poi mi propone di fare il corner di poste mobile.
Ma non mi aveva detto che non si poteva Togliere personale agli sportelli?
Credo che oggi ho avuto tutte le mie risposte.
Grazie.
E per aiutarvi a risolvere il vostro problema andrò all INPS a rettificare la mia pratica.
Voi intanto lavorate, sì ma non le pratiche burocratiche, lavorate su voi stesse e sulla coerenza.

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