Perdona padre questa figlia disobbediente.
Sono scappata anche oggi.
Il mercato era stracolmo di gente.
Chi strillava chi comprava chi rubava.
Non sono esattamente un esempio di figlia, lo so.
Perdonami padre.
È così bello sentire quella miscellanea di profumi, ammirare quelle ceste da dove ergono piramidi di spezie dai colori caleidoscopici.
A Palazzo seduta composta mangio quello che piace al mio promesso sposo nelle quantità che altri decidono per me.
Perdonami padre.
Scappo anche domani.
Le guardie oggi sembrano più assonnate.
Scappo meglio.
Perdonami padre se sono così curiosa.
Forse questa che mi è toccata non è la vita che combacia con le mie voglie.
Scappo veloce da palazzo e poi d'un tratto mi ritrovo due occhi nella folla a guardarmi.
Non riusciamo a staccarci.
Occhi negli occhi.
È così irruento il divario.
L amore è obbligo per me.
L innamoramento, la libertà.
Le nostre mani che si intrecciano ancora e ancora ma io non sono pronta e torno a palazzo, promessa in sposa. Promessa bambina. E ti lascio soffrire.
Così crudele, sono così crudele perché è ciò che mi ha insegnato la vita.
Questa he racconto è la mia vita precedente.
L ho vista e l ho vissuta.
Ed ora cerco quegli occhi, perché ora di reale mi è rimasto solo il nome.
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