Mi spinse al muro, mi strinse in vita con le mani tanto da sollevarmi da terra, ma pochi centimetri.
Mi guardò intensamente un istante e mi baciò, con un ardore che non poteva mentire all' amore. Fu lungo e vigoroso e quando finì, mi lasciò scompigliata e completamente persa a ritrovare la percezione di me stessa e del luogo in cui mi trovavo.
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giovedì 19 aprile 2018
Perdition's kiss
sabato 14 aprile 2018
La solitudine degli orfani
Io non so cosa vuol dire essere orfani.
Posso andarmene per un'idea, ma non posso comprenderlo profondamente.
Posso pensare alla solitudine dell'anima, posso con il mio vissuto cercare nella memoria emotiva una malinconia che gli somigli, ma rimanere soli per incidenti della vita è di gran lunga diverso dall'esserlo per proprie scelte.
Chi è un solitario in fondo sta negando qualcosa alla propria vita.
A chi è orfano invece è stato strappato via tutto.
Due occhi orfani sono fissi, inespressivi.
Due occhi solitari sono scaltri e cinici.
C'è un'immensa differenza.
giovedì 12 aprile 2018
Ieri
Ieri stavi meglio di oggi ma ci voleva oggi per capirlo. ma oggi è arrivato e ora è tardi...hai visto?
martedì 10 aprile 2018
L'inverno che si trasforma sempre in primavera
Voglio innamorarmi.
L'ho detto pure alla mia analista e mi ha detto che per una come me che vive di poesia non può essere altrimenti.
Quindi cerco quel qualcuno che mi descriva la bellezza dei fiori di ciliegio in inverno quando sono prossimi a sbocciare, come se io non li avessi mai visti prima.
Risposta di Sensei
Il 28 febbraio 2018 scrivo la mia prima lettera al presidente Ikeda.
Una raccomandata estera.
Verso metà marzo guardo la tracciatura che mi diceva di essere stata consegnata il giorno 10 marzo alle 11.41 da un portalettere.
Per essere sicura che sia arrivata a destinazione chiamo ciampino, fiumicino, numero verde e compagnia bella. Mi dicono che alcuni paesi aderiscono alla tracciatura finale della raccomandata estera ed il giappone è uno di quei paesi.
Solitamente invece questo tipo di spedizione si ferma al confine con l'italia.
Oggi 9 aprile 2018 alle ore 12.05 mi squilla il telefono, ufficio vuoto e dunque rispondo.
Tendenzialmente non rispondo in ufficio e soprattutto non rispondo a numeri fissi.
Sento profondamente di prendere la chiamata e un giapponese mi saluta si presenta e mi dice che deve riportarmi il messaggio del presidente Ikeda.
Io mi sono commossa, c e stato più di un momento in cui non parlavo per via delle lacrime e lui molto saggiamente dall'altra parte ha lasciato che il silenzio fosse colmo di emozione.
Quando ha sentito che mi ero ripresa mi ha letto il fax arrivato dal giappone.
"Ho letto con attenzione la sua lettera e le mando i miei più affettuosi saluti. Daisaku Ikeda."
Ho pianto di felicità e detto al commesso che ero molto felice, l'ho ringraziato profondamente.
Oggi è stato uno dei giorni più belli ed intensi che io abbia vissuto.
sabato 7 aprile 2018
Alcolici e super
Al supermercato.
Io e mia madre giriamo tra gli scaffali, mettiamo nel carrello un pò di cose, poi lei si sofferma nel reparto vini e compagnia bella.
La raggiungo.
"Mà che stai a pjà?"
Lei:"che te piaceva a te? Il baileys?"
"Si mà, ma mica lo vorrai prendere!"
"E fattela na bevuta!"
"Ma mamma, no!dai lascia perde!"
"Ah Domì e non me rompe, te lo compro io!"
E prende la versione al cioccolato.
In macchina.
Io:"mà certo hai una grande considerazione di me...chi madre comprerebbe un superalcolico alla propria figlia?!"
Lei mi guarda interdetta poi sbotta in una risata fragorosa e mi fa:" ma il baileys mica è un superalcolico!!"
"Ah no?"
"Ma nooo!!è un semplice alcolico!!" e continua a ridere.
"Scusa mamma cosa cambia?"
"Cioè tu non conosci la differenza tra un alcolico e un super alcolico?"
"No mamma, dovrei?"
"Sei fantastica."
"È un complimento o una presa per il culo, mà?"
"Fai un pò tu!però bevitelo sto baileys eh, che non è che me fai spende i soldi così!"
"...Ma se sei tu che hai insistito che me lo volevi comprare!"
"Quante storie, Domì. E bevi!"
Novvabbè aiuto.
Tratto dal diario di una figlia assennata.
giovedì 5 aprile 2018
Forma senza contenuto
Non riesco più ad abbozzare la stitichezza emotiva. L'anaffettività arriva, è violenta non confonde. Mentre la stitichezza no, è quell'esserci e non, quel chiedere,ma non sentire, è quella forma senza contenuto.
Cineserie
Quando sono triste, vado dal cinese.
Si, vado nello sconfinato impero del ciarpame reietto, vengo inebriata da quell'odore tossico di polietilene e lo respiro fino all'assuefazione totale e mi dico :"oggi qui muoio ma, non prima di aver comprato la cazzata cosmica."
Insomma qualche giorno fa vado dal cinese.
ma poi avete mai fatto caso che non diciamo mai 'vado al negozio dei cinesi'?
Noi, diciamo:" vado dal cinese", come fosse un amico di vecchia data.
Poi lo chiamiano 'cinese' al singolare, perchè parliamoci chiaro, questi qua sono tutti uguali!
Allora noi li omologhiamo ad uno ed ecco fatto "il cinese".
Ché poi avete notato...non hanno età.
Io ogni tanto mi soffermo proprio a guardarli e mi chiedo che età abbiano.
È praticamente incomprensibile.
Per loro il tempo si è fermato.
Forse è anche per questo che stanno sempre a lavorà.
E non hanno neppure le rughe.
Sono il prolungamento degli alieni, secondo me.
Insomma l'altro giorno stavo tra gli scaffali a sbirciare tra quelle cianfrusaglie kitschissime che solo loro hanno ed ho trovato in ordine
- un poggiapiedi a forma di topo.
-cerotti a forma di cuore.
-scotch brillantinato.
-pesci rossi finti per acquario. (?)
- un posacenere a forma di canguro.
-grattaparmigiano fuxia.
Hanno praticamente tutto!
Non c è storia.
Così per farli scervellare un pò mi sono messa in testa di cercare il vuoto cosmico con delle farfalle all'interno, da mettere come oggetto d'arredo sopra il mio comò, solo che non lo trovavo. Così ho chiesto al cinese:"scusi cercavo il vuoto cosmico ma non troppo vuoto perchè dentro vorrei ci fossero delle farfalle, ce l avete?"
"No capito, io." E sparisce, risucchiato dal vuoto cosmico probabilmente.
Torna insieme ad una signora che dice di essere sua mamma. Per quel che ne so, poteva essere pure sua sorella gemella. Era lui, ma con i capelli lunghi.
Allora richiedo, per metterli alla prova, per tirarmi su il morale e farmi quattro risate:" salve cercavo il vuoto cosmico..."
, lei mi guarda interdetta e in un batter d occhio sparisce insieme a lui.
...e andarono a chiamare un altro elefan...ah no. Cinese!
Mi si presentano in tre stavolta, lui, lei e un altra lei che mi dicono essere la nonna.
Di chi dei due non si sa, però vabbeh. Loro non hanno età, l'abbiam detto.
Allora mi ripropongo:"salve signora, cercavo il vuoto cosmico, ce l avete?"
Lei ci pensa un attimo e poi mi fa:"si si vuoto cosmico avele. Tu volele con faffalle dentlo o albeli?"
Cazzo, non solo ce l hanno il vuoto cosmico
, ma hanno anche il modello con gli alberi!!
No io lo voglio troppo!
Mi mettono in difficoltà così, però.
Evvabbè nell'indecisione li prendo entrambi.
Tanto costano un cazzo. d'altronde è vuoto!
Adoro il cinese!!