Una causa di lavoro persa.
La causa di mio marito contro un grande colosso, così potente infatti che si è potuto comprare il nostro avvocato prima e dopo aver noi chiaramente cambiato avvocato, si è comprato anche il giudice.
Perché altra spiegazione non sappiamo dare.
In un Italia piena di senza lavoro, un giudice appunto della sezione lavoro, favorisce un'azienda che ha emesso un contratto di apprendistato con un apprendistato mai effettuato ad un lavoratore.
Questa 'nostra' battaglia e dico nostra perché anche io ci sono stata dentro e ho sopportato e sofferto insieme a mio marito.
In questa causa avevamo tutte le carte per poter vincere, reinserimento in azienda o con la legge fornero da 12 a 24 mensilità di retribuzione, che già non è niente contro un contratto a tempo indeterminato...ma comunque questa è la legge che vige al momento.
Fino all'ultimo era abbastanza palese l'esodo di tutta questa storia, ma ieri è arrivata la sentenza del giudice che ha copiato e incollato senza alcuna pietà gli scritti della controparte.
Questa è stata la sentenza.
Il più potente vince.
Chi ha il soldo facile vince.
Se sei un poraccio continui a rimanere un poraccio ma ancora più poraccio perché hai perso il lavoro, la battaglia e i soldi delle spese legali.
Questo mondo è spinoso per i poracci, perché gli altri una strada la trovano.
I corrotti e gli istigatori non sono mai dei poracci.
Dopo aver avuto un bell esaurimento nervoso per l'ingiustizia concreta, mi sono illuminata, ascoltando mio marito e pensando agli scritti e agli insegnamenti del mio maestro Ikeda che mi stimola sempre a vincere, nella gioia e nella difficoltà.
Il mondo di animalità e di collera mi ha trattenuto non poco, ma il mio spirito buddista poi ha vinto su tutto.
Mio marito che in quel momento soffriva come me ma con più saggezza, mi ha detto:"la legge è fatta da uomini e non può essere sempre giusta, perché gli uomini sono esseri umani."
Quello che voleva dirmi era di affidarmi alla legge mistica.
La mia è quella del sutra del loto.
Inizialmente avrei voluto mandarcelo poi invece smaltita la rabbia ho pensato di mettere in pratica davvero quello che studio del buddismo. I miei maestri e non solo Ikeda, sono stati perseguitati, derisi, rinchiusi in carcere, ma non hanno mai perso la speranza e hanno continuato a tramandare i loro insegnamenti.
Io credo in un futuro di giovani in grado di evolvere e non retrocedere come invece sta succedendo nella nostra realtà. "Io in cosa credo?" mi sono chiesta, e mi sono risposta che credo nel potere del cambiamento dell'essere umano, credo nella rivoluzione umana di ognuno di noi.
E siccome voglio fare la mia e voglio farla bene e voglio essere un esempio per incentivare chi è in difficoltà, sto risalendo nel mondo dei bodhisattva.
La vita ci ha portato questa grande delusione affinché la usassimo nel modo giusto e io il mio l'ho trovato.
Lascio agli altri la convinzione di aver vinto e prego per la loro illuminazione.
Questo ha fatto anche shakiamuni più di 2000 anni fa e questo voglio fare io oggi per creare un mondo di valore, con persone di valore.
Un'utopia, direte voi.
Ma se nessuno persevera altro non rimane che la lamentela, che ci abbrutisce unicamente.
Io rilancio e voi?
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