Tutti a fare bilanci dell anno appena trascorso e allora mi imbatto in un bilancio anche io.
Il 2014 è iniziato molto bene, di fronte al mio gohonzon ho espresso il mio più recondito desiderio a bassa voce, l'universo mi ha ascoltata e premiata. Il giorno del mio compleanno ero incinta, tra mille paure ho trascorso i primi mesi con non poche difficoltà, ma certa che il mio gohonzon fosse più grande dei miei problemi.
Ho praticato un anno attivo e i benefici sono stati incommensurabili.
A ottobre dopo essersi fatta aspettare un bel po' è finalmente nata Isotta. E posso giurarvi che ogni volta che la guardo ancora non mi sembra vero di averla qui.
Le difficoltà non si sono estinte perché devo farle delle analisi ma so che saremo vincenti anche in questo.
Ieri ho perso nonno e l'anno non si può di certo chiudere con un lieto fine, soprattutto perché al dolore della sua perdita si aggiunge la solitudine di una casa che verrà chiusa, di pranzi del sabato consumati altrove, di vigilie di natale che non saranno più le stesse e bisognerà inventare un nuovo modo, una nuova casa, delle nuove abitudini e un nuovo spirito.
Perché con nonno non saluto solo un uomo che francamente conoscevo poco, perché vedevo solo in qualità di nonno, ma se ci penso attentamente saluto una generazione, un'era, una guerra, un paese in frantumi e la sua riabilitazione, tutto questo attraverso i suoi racconti di battaglia.
E me ne rendo conto solo ora che pensando a lui quasi mi sembra di conoscere il suo amico italo polo, morto in guerra, colpito da una bomba. Nonno rimase illeso.
Italo passó a miglior vita accompagnato dalle lacrime di nonno e dal suo senso di colpa per essere invece ancora vivo.
Questo è stato il mio anno scandito da una nascita e da una morte.
Durante quest'anno questi solo sono stati gli avvenimenti più significativi per me, perché le arrabbiature per un avvocato che si è venduto alla controparte, le arrabbiature per lavori svolti da mio marito e non pagati, le arrabbiature per un trasferimento chiesto, non accolto e poi dato a qualcun altro, rispetto alla grandezza del progetto vita-morte sono davvero irrisorie.
A chi ha fatto del male , a chi ha ingannato, a chi ha sottratto qualcosa, coscientemente e non, auguro di poter trascorrere un anno all'insegna dell'auto analisi, perché pratichiamo tanto di volere un mondo migliore ma nessuno veramente poi si attrezza per crearlo. Aspettiamo sempre incominci il nostro vicino.
Sorridiamo contenti alle recite di natale dei nostri figli dove loro ci dedicano canti di pace e serenità e poi appena fuori la scuola cominciano ad inveire per le auto parcheggiate in doppia fila o per un po' più di traffico che incontriamo sulla nostra strada.
Dovremmo migliorarci attimo per attimo per 365 giorni all'anno.
Questo è il mio bilancio dell'anno appena trascorso e il mio augurio per l'anno che verrà.
Buona fine e buon inizio a tutti voi!!