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sabato 30 novembre 2013

Buon compleanno

Passano i mesi, passano gli anni, ma quello che hai nel cuore non passa mai.
Domani è il tuo compleanno amica mia, e anche se non ci salutiamo più avrei ancora tanta voglia di raccontarti di me e di riscoprire te.
Presto o tardi sò che cederò e ti scriverò una lunga lettera per scusarmi della mia voluta assenza.
Me ne sono andata senza spiegazioni, esausta del mio passato e con la sola voglia di voltare pagina e ho allontanato anche te.
Ad oggi forse ho capito di aver sbagliato ma ancora non mi sento pronta ad affrontare la situazione, perché non sono pronta ora, al tuo di rifiuto.
Così sommessamente ti auguro un felice compleanno e questa lettera, che è solo una parte del mio abisso di cuore.

sabato 9 novembre 2013

Attimi di intrascurabile felicità

Scorgere un lungo bacio appassionato di un uomo e una donna ai margini di una strada molto trafficata e scoprire che per me quel momento è fugace, per loro invece, è eterno.

Il sabato sera, sola e libera, avendo mille opportunità di uscire e poi decidere di rimanere a casa a leggere un libro.

Rientrare a casa e guardare il mio cane che dorme beato sul divano, come fosse un bimbo.

Avere tra le mani l'ultimo libro del mio scrittore preferito, aprirlo e leggere a chi è dedicato.

Mio figlio di neanche tre anni che prende la farina e dice:"mamma impattiamo i biccotti?".

Riconoscere i propri limiti, riconoscersi imperfetti e sorriderci sù, accettandosi.

Il momento in cui un antipatia si trasforma in empatia.

Impastare il pane.

La domenica mattina quando mi sveglio e penso che posso fare tutto ciò che voglio perché è il mio giorno libero.

Programmare un viaggio e tutta l'attesa  prima che arrivi il momento di partire.

Recitare il daimoku soprattutto quando sei in uno stato di collera e sentire come cambia il tuo atteggiamento dopo aver recitato.

Sapere che torno a casa e troveró la mia famiglia.

Il gelato in un pomeriggio d' inverno.

Avere tante novità da raccontare ad una persona speciale ed essere impaziente di raccontarle.

Trovare proprio la canzone che volevo sentire alla radio.

Mia sorella che torna in Italia e il nostro abbraccio lungo e intenso.

La pizza il sabato sera.

Il parcheggio (vd botta di culo) quando durante tutto il tragitto non ho fatto altro che pensare che non l avrei mai trovato e sarebbe stato meglio prendere i mezzi. 

la sera quanto ho finito di sparecchiare, sistemare la cucina, messo a ninne mio figlio e mi sdraio sul divano.

Il buonumore, soprattutto delle persone che non conosco, che è contagioso.

La vista della nutella sugli scaffali del supermercato.

Quando canto in macchina.

Quando canto a casa.

Quando canto come se nessuno mi sentisse e basta.

La doccia dopo che mi sono allenata.

Le risate dei miei vicini di casa, la sera, dopo la loro lunga giornata di lavoro.

Fantasticare sul mio futuro, proponendomi di fare cose che non avrei mai il coraggio di fare.

L'odore del ciambellone nel forno.

Arrivare alla consapevolezza che del dolore degli altri bisogna provare compassione.

Sognare di vincere il Superenalotto e non giocare mai.

I miei 22 anni.

Un regalo non del tutto inaspettato.

Il mare d' inverno e gli stabilimenti abbandonati che ti chiedi se sono gli stessi che l' estate si popolano di gente.

Quell unica volta che mi sono commossa davanti ad un quadro e non riuscivo più a smettere di piangere.

Il ricordo delle contrazioni del mio travaglio.

Il desiderio di avere vicino a me ora, una persona per me molto speciale, solo per sentire il suo profumo e guardare i suoi grandi occhi.

La pace con me stessa.

Camminare con dei ricordi che mi affollano la mente.

Guardare mio marito e pensare che ha dei lineamenti perfetti.

Immaginare quanto è bella la vita dei bambini con i genitori che li portano al parco, gli preparano la cena e li coccolano per farli addormentare.

Il vecchietto che sta seduto fuori casa sua tutte le mattine quando vado a lavoro  e mi dice:"buongiorno!"

L'area cani alla caffarella.

Dirmi che sono vanitosa.

Svegliarmi sempre con lo stesso uomo nel letto.

Guardare il paesaggio fuori dal finestrino del treno con la musica nelle orecchie.

Uscire nuda dalla sauna e farsi asciugare la pelle dal vento e poi rientrare in sauna. (Ricordi finlandesi)

I ricci lunghi di mio figlio che quando muove la testa saltellano.

Le offerte speciali.

L'amore che rimane anche mentre ti rivesti.


























sabato 2 novembre 2013

A nonno Mario

Oggi ti ho pensato ma in realtà da quando non ci sei più ti penso spesso. Più che pensarti e ricordarti, è ciò che hai lasciato a cui penso. Un posto vuoto a tavola e non. Perché le domeniche non sono più le stesse da quando sei andato via. 
Forse è per questo che bestemmio quando cucino, che mi rimprovero di aver sbagliato mestiere, che quando sono triste ho sempre qualcosa che bolle nella pentola...che amo l'Abruzzo come fosse la mia di terra.